Posts written by Street82

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    La misteriosa palla di metallo caduta dal cielo in Namibia



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    Namibia, il mistero della palla caduta dal cielo
    Qual è l'origine della palla di metallo caduta dal cielo sul deserto della Namibia? Si tratta di un oggetto pesante circa 6 chilogrammi, con un diametro di circa un metro, che è stato ritrovato nei pressi di un villaggio nel nord del paese, circa 750 chilometri dalla capitale Windhoek. "Gli abitanti e le autorità del villaggio - ha riferito Paul Ludik, capo della procura namibiana - hanno udito diverse esplosioni nel raggio di tre chilometri, poi cinque giorni dopo hanno individuato questo oggetto sferico". La sfera, che sembrerebbe vuota all'interno, è formata da due metà identiche saldate assieme. Il luogo del ritrovamento, avvenuto a metà novembre, dista 18 metri dal punto in cui è caduta, dove adesso c'è un cratere profondo 33 centimetri e largo 4 metri. Dato che le autorità locali non riescono a venire a capo del mistero, presto saranno la nasa e l'esa ad occuparsene: "esiste la possibilità che questo oggetto sia caduto sulla Namibia da un qualche veicolo spaziale", ha affermato Ludik (afp)
    Fonte:repubblica.it
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    Avvistamento di una nave aliena nei pressi di Mercurio


    È un oggetto enorme, delle dimensioni di un pianeta. È apparso sui monitor degli astronomi intenti ad analizzare le sequenze di un’espulsione di massa coronale diretta verso Mercurio. La sequenza è stata ripresa dal telescopio della Nasa SOHO, ma gli scienziati sono quasi tutti concordi con l’affermare che si tratti semplicemente di un effetto creato dall’elaborazione sequenziale delle immagini.

    I cacciatori di Ufo, dal canto loro, si stanno chiedendo se si tratti di una nave aliena o di qualcosa di molto simile. Nel video, contemporaneamente al bagliore provocato da Mercurio, appare inconfondibile un oggetto tondo, le cui proporzioni e forma sembrerebbero il prodotto di qualcosa di artificiale. Nonostante ciò, gli ufologi continuano a sostenere che, al momento, non si conosce nessuna razza aliena nascosta nel nostro Sistema Solare.

    Ad ogni modo, nulla è lasciato al caso. Gli esperti dell'U.S. Naval Research Laboratory, guidati dall’ingegnere Nathan Rich, stanno comparando le immagini dei giorni precedenti al fine di fornire delle spiegazioni plausibili e quanto più vicine alla realtà.

    Sicuramente un fenomeno bizzarro che ha letteralmente sollevato un’onda di curiosità emotiva attraverso il web. Solo su Youtube, il video è stato visto da 100 mila utenti in poche ore e ha superato la quota 2 milioni in tutto il mondo.

    L’astronomo Heather Couper afferma che si tratterebbe “sicuramente di un difetto nell’elaborazione delle immagini. Mercurio ha le dimensioni della nostra Luna. Come potrebbe un astronave aliena avere le dimensioni di un pianeta? È assurdo!”. L’affermazione è stata smentita da una notizia giunta proprio nei giorni scorsi secondo la quale nella nostra galassia esisterebbe un buco nero della grandezza pari a 21 miliardi di volte il Sole. Dunque, va da sé che, in proporzione, nello spazio profondo potrebbero celarsi pianeti nettamente più grandi di quelli finora conosciuti. E, probabilmente, abitati da esseri viventi proporzionati al loro habitat e con astronavi della grandezza dei pianeti che noi conosciamo.



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    Purtroppo non so se sono cosi' buoni lassu'
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    Il misterioso Ufo trasportato su un camion in Kansas

    Cowley+County+UFO


    Pochi giorni fa, un "UFO" è stato avvistato lungo una strada principale a Cowley County, Kansas. Ma invece di essere nei cieli era trasportato su un camion a base piatta nel mezzo della US Highway 77.

    Da almeno un angolo, lo strano velivolo assomigliava ad un disco volante, ed è stato coperto da quello che sembrava essere un telo industriale (o forse un dispositivo di occultamento che aveva un malfunzionamento).

    Il veicolo ha circa 30 metri di diametro ed era così grande che le forze dell'ordine locali hanno dovuto rimuovere i segnali stradali per consentire il passaggio sicuro - così come una certa misura di sicurezza. Molti locali sospettano che sia un UFO o qualche aereo top-secret .Lo sceriffo locale Don Read ha detto che non è stato permesso di divulgare niente in modo molto misterioso, anche se si è lasciato sfuggire che non è stato recuperato in un luogo dello schianto, ma erano stati fabbricati dalla società aerospaziale Northrop Grumman.

    Eppure molte persone si chiedevano perché, se fosse stato un progetto noto (anche uno segreto), non avrebbero deciso di portarlo a destinazione volando. Forse aveva bisogno di riparazione o manutenzione, ma se è così, non sarebbe stato più semplice portare la meccanica e le parti per l'aereo, invece di trasportarlo nelle autostrade pubbliche?
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    Creato in laboratorio una variante del virus H5N1 che puo' uccidere meta' della popolazione mondiale!
    MILANO - I ricercatori dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam (Paesi Bassi) hanno prodotto una variante estremamente contagiosa del virus dell'influenza aviariaH5N1 in grado di trasmettersi facilmente a milioni di persone, scatenando, così, una pandemia.

    Gli scienziati, guidati dal virologo Ron Fouchier, hanno scoperto che bastano cinque modificazioni genetiche per trasformare il virus dell'influenza aviaria (che finora ha ucciso 500 persone nel mondo) in un agente patogeno altamente contagioso che potrebbe scatenare una pandemia in grado di uccidere la metà della popolazione mondiale. La sua elevata capacità di diffusione è stata dimostrata in esperimenti condotti sui furetti, che hanno un sistema respiratorio molto simile a quello dell'uomo.
    LE RICERCHE - Le ricerche di Fouchier fanno parte di un più ampio programma mirato a una maggiore comprensione dei meccanismi di funzionamento del virus H5N1. È stato lo stesso virologo ad ammettere che la variante geneticamente modificata è uno dei virus più pericolosi che siano mai stati prodotti. Un altro gruppo di virologi dell'Università del Wisconsin in collaborazione con l'Università di Tokyo è arrivato a un risultato simile a quello di Fouchier.




    LE POLEMICHE SULLA PUBBLICAZIONE - Ora il dibattito è se pubblicare o no la ricerca. Molti scienziati sono infatti preoccupati dalla possibilità che, in mani sbagliate, il virus potrebbe trasformarsi in un'arma biologica. Negli Stati Uniti le polemiche sono roventi. Thomas Inglesby, scienziato esperto di bioterrorismo e direttore del Centro per la Biosicurezza dell’Università di Pittsburgh è categorico. «È solo una cattiva idea quella di trasformare un virus letale in un virus letale e altamente contagioso. È’ un’altra cattiva idea quella di pubblicare i risultati delle ricerche che altri potrebbero copiare». Critico anche Richard Ebright, biologo molecolare della Rutgers University in New Jersey: «Questo lavoro non andava fatto». Pubblicare lo studio però, come sostiene lo stesso Fouchier, aiuterebbe la comunità scientifica a prepararsi a una pandemia di H5N1. Sulla stessa linea d'onda l'italiano Fabrizio Pregliasco, virologo all'Università di Milano: «Non pubblicare lascerebbe i ricercatori al buio su come rispondere a un focolaio. Lo scambio di conoscenze è fondamentale per prevedere la reale gravità di una pandemia. L'aviaria era sì una "bestia" nuova, ma non apocalittica. Con un maggiore scambio di conoscenze la diffusione di informazioni sarebbe stata più precisa e meno allarmistica».- Corriere.it
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    Portaerei americane si posizionano a largo dalla Siria per un attacco imminente!


    La portaerei CVN 77 George H.W. Bush si è posizionata col suo micidiale gruppo navale davanti alle coste della Siria. Washington invita tutti gli americani ad abbandonare la Siria con gli ultimi voli disponibili prima dell’imposizione della ‘no fly zone’ cioè della guerra intesa a provocare pure l’Iran e che metterà a repentaglio anche la nostra incolumità di europei, ostaggi della superpotenza genocida in bancarotta.
    La Turchia minaccia la Siria e la provoca con l’ammassamento di truppe al confine, Israele provoca, gongola e si prepara a sua volta. Gli inglesi sono già schierati e sono infiltrati da tempo, la Francia minaccia mentre si dice critica circa l’intervento di occupazione e l’Italia con il suo governo illegittimo frutto del golpe dei banchieri Usa, dà il suo assenso-consenso all’inizio di quella che potrebbe diventare la terza guerra mondiale, senza nemmeno consultare i partiti. Con il silenzio complice di ogni organo di stampa.
    Guerra, guerra, guerra…, con gli europei a ridere nei bar e a farsi intorpidire dalla Tv e dai videogiochi, mentre ulteriori centinaia di migliaia, forse milioni di vite umane, conosceranno immani sofferenze e morte per mano di assassini planetari appoggiati da noi miserabili e ignobili servi collusi. Quello che faremo a queste genti forse lo subiremo anche noi e in maniera peggiore e più duratura.
    Saremo invasi dai popoli in miseria delle nazioni che avremo distrutto e saremo distrutti a nostra volta. Il nostro popolo sarà minoranza e sarà oppresso per secoli! Pessimismo? No è solo la legge biologica planetaria che fa girare la ruota della fortuna. Credete che stia esagerando? Ascoltate qua: a Montecchio Maggiore, un paese del Veneto, la prima classe elementare quest’anno era composta da 21 banbini solo ed esclusivamente figli di emigrati. Già adesso nei dintorni di Padova, la città che ha l’enorme piazza Rabin in onore al fu presidente di Israele, che ha l’enome monumento all’11 settembre e che ha il ponte Darvin (chi può capire capisca!) nella sua zona nord, gli abitanti abbandonano palazzi e negozi e fuggono. Già ora a sera è come se vigesse il coprifuoco ed i bianchi o si rintanano in casa e sprangano la porta, o sono violentati. Intanto Monti, l’uomo di Moodys che svaluta il rating dell’Italia, l’uomo della Banca di rapina mondiale Goldman Sachs che ha rapinato l’Italia, l’uomo della Bce che minaccia e indebita l’Italia, con una manovra politica che non gli compete nel modo più assoluto, concede cittadinanza ai figli degli immigrati, ben sapendo che l’azione equivale all’innesco di una bomba ad orologeria che distruggerà la sovranità e l’integrità dello Stato in pochi anni, creando due società divise e contrapposte di assediati e di emigranti sradicati dalla loro patria e per ciò destinati a soffrire ed a combattere l’eterno gioco anglosassone del divide et impera contro di noi stupidi che saremo preda del Potere Mondialista.
    Pagheremo caro, pagheremo tutto. Ancora una volta gli Angli, criminali globali dominati e incalzati oggi dai sionisti, ci trascineranno in guerra e rideranno di questa obnubilata inerme e flaccida Europa, schiava delle banche e in balia della loro finanza criminale, incapace di reazione alcuna, intenti come siamo a coltivare con invidia ognuno il nostro giardinetto.
    Mi ero ripromesso di proporre soluzioni, che pur esistono, ma la sproporzione fra noi Stampalibera e la stampa criminale di regime che diffonde menzogne e depista ogni giorno di più è troppo grande e la nostra voce si perde nel vento…
    Scusate lo scoramento, ho ancora sotto gli occhi il sangue dei libici, che già i mostri criminali si avventano sulla piccola, popolosa e nobile Siria, ultimo baluardo di democrazia in Medio Oriente, altro che regime!….,

    Lino Bottaro

    www.stampalibera.com/?p=35765#more-35765
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    Gli USA denunciati al tribunale dell’aja: “Sapevano dell’11 settembre”?
    Un avvocato italiano, l’ex giudice istruttore Ferdinando Imposimato, sta preparando una denuncia al Tribunale internazionale penale dell’Aja perché, a suo dire, pur sapendo che era in preparazione l’attentato alle Twin Towers la Cia non fece nulla per fermarlo.
    Oltretutto, secondo il presidente onorario aggiunto della suprema Corte di Cassazione, che a suo tempo indagò sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, che ora assiste la famiglia come avvocato, titolare dell’inchiesta sull’attentato al papa in piazza San Pietro e già presidente della commissione parlamentare antimafia, le Twin Towers crollarono non soltanto per l’impatto dei due aerei dirottati dai terroristi di Bin Laden.

    I periti esperti della Nist, un’agenzia federale di sicurezza degli Usa, che hanno svolto un’indagine sull’attentato, ‘’sanno che in quei due grattacieli erano stati collocati degli ordigni, così come in un terzo palazzo adiacente alle Torri Gemelle, la torre numero 7, che crollò su se stessa, come si vede in alcune riprese televisive, senza che in questa ci fosse un impatto con un aereo, come avvenne nelle altre due”.
    L’ipotesi di reato che Imposimato, come rivela il magistrato ad Affaritaliani, ha intenzione di formulare “insieme con altri studiosi ed esperti nell’adire presso la Corte penale internazionale dell’Aja, attraverso il procuratore della Corte stessa, è di concorso nelle stragi che l’11 settembre del 2001 causarono 3.000 morti alle Torri Gemelle più altri decessi nell’attacco al Pentagono”.
    Di questa storia di presunte commistioni tra servizi segreti statunitensi e Bin Laden, c’è una vasta letteratura internazionale. Fantapolitica o realtà? Di certo, come ha detto qualche giorno fa Imposimato parlando con alcuni giornalisti a Latina, a margine del quarto convegno nazionale dei giudici scrittori, dell’attentato alle Torri Gemelle se ne é discusso nell’incontro di “Toronto Hearings”, un tribunale internazionale indipendente, una sorta di Tribunale Russel, che si è riunito dall’8 al 12 settembre scorsi a Toronto, in Canada, composto da giudici internazionali, che ha ascoltato 17 testimoni. A quell’incontro Imposimato c’era. Da qui la sua intenzione di ricorrere al Tribunale penale internazionale dell’Aja, lo stesso che ha arrestato e mandato sotto processo per genocidio gli autori dei massacri nella guerra di pulizia etnica in quei paesi sorti in seguito al crollo dell’ex Jugoslavia.

    Imposimato, perché intende rivolgersi al Tribunale penale internazionale dell’Aja?
    “Perché diversi esponenti di vertice della Cia pur sapendo della presenza di terroristi nel territorio Usa fin dal gennaio 2001 provenienti dall’Arabia Saudita e considerarti come sospetti terroristi e pur sapendo che essi erano arrivati a Los Angeles dal 15 gennaio 2001 per addestrarsi sugli aerei da usare come missili contro edifici americani, non informarono l’Fbi, che è l’unico organismo competente a contrastare il terrorismo in territorio americano, in tal modo lasciando che gli attentati avvenissero eseguiti l’11 settembre 2001”.

    Chi porterebbe come imputati e come testimoni in questo processo?
    “Chiederò di ascoltare gli scienziati e i testimoni che sono stati sentiti nella Ryarson University di Toronto lo scorso settembre, che hanno dimostrato come nelle cosiddette Torri Gemelle e nella terza torre, la numero 7, siano state inserite dolosamente bombe e ordigni incendiari ed altri elementi idonei ad accelerarne il crollo. Ritengo che non aver impedito il verificarsi dell’attacco da parte di chi aveva il dovere di impedirlo, sia una gravissima colpa”.

    Fonte: http://affaritaliani.libero.it/roma/imposi...html?refresh_ce.
    http://osasapere.it/blog/2011/11/20/gli-us...ll11-settembre/
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    New York sommersa dalle acque dell’Atlantico: sono molti i film che raffigurano la città della grande mela colpita da una catastrofe simile. Per gli scienziati quest’immagine non è poi così irrealistica e fantasiosa.

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    Secondo un nuovo rapporto scritto da 50 scienziati e pubblicato mercoledì dal New York State Energy Research e Development Authority alluvioni devastanti come quelle causate nello stato di New York dall’ uragano Irene e la tempesta tropicale Lee sono accadranno sempre più spesso entro il 2020, a causa dei cambiamenti climatici che stanno colpendo la zona. Le 600 pagine del rapporto, chiamato ClimAID, dicono ai newyorkesi che dovranno vedersela sempre più con estati più calde, inverni sempre più nevosi, gravi inondazioni e con una serie di altri effetti sull'ambiente, le comunità e la salute umana.

    “In meno di un’ora – scrivono gli esperti – un terzo delle strade di New York potrebbe essere invaso dalle acque e queste a loro volta potrebbero inondare molti tunnel che portano a Manhattan” ma non solo. “L’innalzamento del livello del mare dovuto al cambiamento climatico potrebbe esporre pericolosamente Manhattan alle inondazioni durante forti tempeste. L’intera città potrebbe così subire le conseguenze del riscaldamento climatico“.

    Il peggio potrebbe arrivare oltre il 2020: “se non si farà nulla per frenare il rapido scioglimento dei ghiacciai polari, le acque attorno a Manhattan e Long Island potrebbero innalzarsi fino a 25 cm, mentre nel 2050 l’aumento del livello del mare potrebbe arrivare a un metro. La maggior parte dei tunnel, delle metropolitane, delle autostrade e delle ferrovie che attraversano il Bronx e passano sotto il fiume Harlem e sotto l’East River sarebbero inondate in meno di un’ora. Naturalmente aree della città che oggi sono molto popolate diventerebbero inabitabili con l’innalzamento del livello del mare“. Lo studio prevede inoltre che le temperature medie annuali nello stato di New York saliranno da 4 a 9 gradi entro il 2080 e le precipitazioni aumenteranno dal 5 al 15 per cento, soprattutto in inverno. Altri effetti plausibili in seguito a questi cambiamenti climatici potrebbero essere i seguenti: le zone umide costiere sarebbero inondate di acqua salata, causando la diminuzione, se non scomparsa, di alcuni animali, come il salmone atlantico, così come alcuni tipi di frutta, come le mele, o piante come l’abete rosso, diminuirebbe la produzione di latte, e nascerebbero parassiti, insetti invasivi ed erbacce. Nei mesi estivi, questa situazione potrebbe esporre i newyorkesi a delle carenze energetiche con il rischio di black-out a causa della necessità extra per l'aria condizionata. Insomma, il clima potrebbe diventare per New York e dintorni un vero e proprio incubo nel prossimo futuro, con degli effetti a catena e danni incalcolabili…

    fonte: http://online.wsj.com/article/APfb6b6cd4fe...8e01473197.html, http://nyserda.ny.gov/
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    MISTERIOSA CIVILTA' NEL DESERTO LIBICO

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    I ricercatori della University of Leicester hanno recentemente scoperto nel deserto del Sahara i resti di antiche fortezze appartenute ad una civiltà perduta vissuta in Libia un paio di millenni fa, i Garamanti.

    I "castelli nella sabbia" si trovano a circa 1.000 km a sud da Tripoli, e si sono conservati in ottimo stato. "Siamo rimasti sorpresi nel vedere il livello di conservazione" spiega David Mattingly, leader della spedizione che già nei primi mesi del 2011 aveva intuito la presenza delle fortezze. "Nonostante le mura abbiano subito dei crolli principalmente a causa dell'erosione del vento, sono ancora alte 3-4 metri".


    Inizialmente i siti erano stati scambiati per forti romani per via della loro struttura geometrica, ma la posizione e la presenza di cimiteri e campi coltivati ha fatto cambiare opinione agli archeologi.


    Le fortezze sono circa un centinaio, spesso circondate da insediamenti simili a villagi. In una sola area di 4 km quadrati sono stati contati almeno 10 insediamenti, una densità straordinaria che ha fatto escludere l'ipotesi dei forti di costruzione romana e lasciato il campo a quella di un grande impero africano. "Queste fortezze si trovano oltre le frontiere dell'Impero Romano; questi siti sono simboli di un regno africano molto potente".


    "Ci siamo fatti l'idea che sia stata una civiltà di alto livello molto sofisticata" continua Mattingly. "Possedevano la metallurgia, tessuti di alta qualità, un sistema di scrittura...quel tipo di indizi che dicono che siamo davanti ad una società statale organizzata".




    La civiltà di cui stiamo parlando è quella dei Garamanti (Gargamantes), un popolo che viveva nel Sahara e che fondò un prospero regno a sud della Libia, dove oggi c'è solo deserto. Possedevano sistemi d'irrigazione sotterranei molto sofisticati, e l'esistenza delle strutture da loro edificate è stata rivelata al mondo grazie all'analisi di fotografie aeree scattate negli anni '50 e '60 del 1900.



    I Garamanti erano un popolo di lingua berbera che iniziò ad occupare la regione del Fezzan intorno al 1.000 avanti Cristo. Abbiamo testimonianza della loro esistenza da alcune fonti scritte greche e romane risalenti al V° secolo d.C.: sappiamo che i Romani intrattenevano frequenti rapporti commerciali con questo popolo, ma anche che non venivano considerati del tutto civilizzati.


    I Garamanti crearono delle vere e proprie oasi verdi in pieno deserto in grado di ospitare fino a 6.000 persone in villaggi dal raggio di 5 km. La loro imponente opera di irrigazione creò terra discretamente fertile e abitabile dove oggi c'è solo sabbia e terra polverosa.
    Questo fu possibile grazie ad un complesso sistema di tunnel lungo quasi 1.000 km in grado di convogliare l'acqua fossile del deserto verso i campi, e al lavoro degli schiavi che effettuavano la manutenzione dei condotti per l'irrigazione.


    La recente scoperta delle fortezze e degli insediamenti dei Garamanti fornisce un'ulteriore dimostrazione del livello di sofisticatezza del loro sistema di irrigazione. "Siamo in pieno Sahara, un ambiente iper-arido, e solo l'abilità di un popolo di sfruttare l'acqua sotterranea può cambiare la situazione".


    Mattingly ha calcolato che siano occorsi 77.000 anni-lavoro (un anno-lavoro equivale al lavoro svolto da una persona in un anno) per poter completare la rete di canali e di pozzi necessaria ad estrarre l'acqua fossile del Sahara.


    Perchè i Garamanti siano scomparsi è ancora un quasi-mistero. E' probabile che l'acqua fossile, una risorsa non rinnovabile, sia stata esaurita e abbia consentito al deserto di avanzare verso le aree fertili. "L'acqua fossile sotterranea è una risorsa non rinnovabile: quando si esaurisce una riserva, non si riempirà di nuovo" spiega Paul Bennet della Society of Libyan Studies.

    Fonte:http://terrarealtime.blogspot.com/
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    L'orbita sbagliata della sonda Phobos-Grunt, il magnetismo lunare e la missione NASA NICER

    Ancora un duro colpo per l’Agenzia Spaziale Russa. La sonda Phobos-Grunt si trova su un’orbita sbagliata e se non si riuscirà a rimediare in breve tempo il suo viaggio sarà terminato prima ancora di cominciare. La sonda dovrebbe raggiungere Phobos, una delle due piccole lune di Marte. Dopo aver orbitato per qualche mese attorno al satellite, Phobos-Grunt dovrebbe scendere sulla superficie, prelevare 200 grammi del suolo, rinchiuderli in una capsula e spedirla verso la Terra. Da qui viene il nome della missione: grunt in russo significa “suolo”. Qualcosa però è andato storto durante il lancio. Il sistema di propulsione principale non si è acceso e ora la sonda si trova su un’orbita più bassa rispetto a quella necessaria per poter essere lanciata verso lo spazio. Le prossime ore saranno decisive per capire se è possibile rimediare in extremis. Se il problema fosse dovuto a un errore nel software, si potrebbe ripristinare il sistema, riavviare la procedura di accensione e provare a raggiungere la quota giusta. Ma se il guasto fosse di natura hardware ci sarebbe poco da fare, allungando la lista di fallimenti che negli ultimi anni sta mettendo in forte discussione l’affidabilità della tecnologia spaziale russa.

    MAGNETISMO LUNARE


    A differenza della Terra, la Luna non ha un campo magnetico: in altre parole, se dovessimo andare in viaggio da quelle parti, potremmo lasciare a casa la bussola. Sulla superficie del nostro satellite tuttavia, sono presenti delle rocce magnetizzate: come si spiega la loro presenza? I risultati di uno studio recente ipotizzano che in passato, quando la Luna girava intorno alla Terra su un’orbita molto più stretta rispetto a oggi, fosse anch’essa avvolta da un proprio campo magnetico. A generarlo sarebbero stati i movimenti interni delle masse fluide del nucleo che si strofinavano contro il mantello lunare. Questi movimenti sarebbero stati a loro volta una conseguenza della vicinanza alla Terra. Il nostro pianeta, infatti, avrebbe avuto una forte influenza gravitazionale sulla Luna, generando una sorta di maree solide e mandando fuori sincronia la rotazione del mantello e del nucleo attorno all’asse lunare, di qui gli strofinamenti interni che avrebbero acceso una sorta di dinamo. Con il successivo e progressivo allontanamento dalla Terra, questi effetti si sarebbero indeboliti fino a portare allo spegnimento del campo magnetico.

    OBIETTIVO: STELLE DI NEUTRONI

    La NASA deve ancora effettuare un’ultima selezione, ma se fra le missioni candidate sarà quella denominata NICER ad avere la meglio, significa ce potremo saperne di più sulle stelle di neutroni. Si tratta di stelle piccole, di dimensioni paragonabili a quelle di una città, ma talmente concentrate che un cucchiaino della loro materia peserebbe, sulla Terra, circa un miliardo di tonnellate. Nei nostri laboratori non è possibile sottoporre la materia a pressioni altrettanto elevate, quindi è necessario puntare direttamente alle stelle di neutroni con tecniche di osservazione che permettano di dedurre le loro condizioni interne. NICER è uno strumento composto da 56 piccoli telescopi sensibili alla radiazione X tipicamente emessa da questi oggetti. Verrà lanciato in orbita e agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale, sempre se la NASA deciderà di puntare proprio sulle stelle di neutroni.


    videomisteri.it
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    Texas: 4,2 Milioni di pesci uccisi dalla marea rossa!
    AUSTIN, Texas (AP) - Una fioritura di alghe conosciuta come marea rossa ha ucciso 1,2 milioni di pesci lungo la costa del Texas in meno di due settimane.
    Il Dipartimento della fauna selvatica del Texas ha riferito che circa 4,2 milioni di pesci sono morti da quando la marea rossa ha invaso le coste dall'inizio del mese di settembre.
    I funzionari dell'istituto di sanità hanno vietato, fino a nuovo avviso, la raccolta commerciale di ostriche, vongole e cozze.Gli esperti dicono che la marea rossa, spesso presente in autunno, quest'anno e' stata eccessiva a causa della siccità del Texas . Le alghe si riproducono in acqua calda e salata,e' possono causare problemi respiratori nelle persone.
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    www.myfoxhouston.com/dpp/news/texas/111101-texas-
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    Contatti alieni:in india i bambini cominciano a parlare una lingua sconosciuta


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    Ottimo video sugli eventi del 2011.tutte le catastrofi del 2011 racchiuse in un video ovviamente non raccontate dai nostri telegiornali nazionali ormai penso che avete capito che le notizie sono filtratrate per nascondere la verita'


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    I misteriosi scheletri radioattivi di Mohenjo Daro


    A Mohenjo Daro, antica sede di una civiltà, situata sulla riva destra del fiume Indo, nell’attuale regione pakistana del Sindh, a 300 km a nord-nord-est di Karachi, di cui non si conoscono le cause dell’improvvisa scomparsa, sono stati ritrovati numerosi scheletri estremamente radioattivi, con tracce di carbonizzazione e calcinazione che ai ricercatori hanno testimoniato decessi istantanei e violenti.

    Non ci sono tombe, ma resti di uomini, donne e bambini, deceduti istantaneamente, senza avere avuto il tempo materiale di rendersi conto di ciò che stava accadendo.Non si sono ritrovate armi, e nessun resto umano porta ferite prodotte da armi da taglio o da guerra.

    La città è tornata alla luce nel 1921, quando l’archeologo Daya Harappa, dal quale prese il nome la civiltà scoperta, ebbe l’incarico di recuperare le rovine di un tempio buddista situato su di una isoletta in mezzo all’Indo.

    Gli antichi documenti indiani in sanscrito, riferiscono di creature-divinita’ provenienti da altre parti dell’Universo su carri volanti conosciuti con il nome di Vimana, curiosamente impegnate a contendersi le donne terrestri.

    Il Ramayana è pieno di descrizioni di tali immense aeronavi; per esempio, il carro del re di Lanka, Vibhasana, viene cosi’ descritto: ” Quel carro si muove da sè, era tutto lucente e dipinto: aveva due piani e molte finestre molte camere e tante bandiere; mentre volava emetteva un suono melodioso che sembrava un mormorio”.

    Sempre in tale testo, l’intervento di Garuda in difesa di Rama nel corso della guerra tra quest’ultimo ed il perfido Ravana viene cosi’ descritto: ” improvvisamente si levo’ un grande vento che fece tremare le montagne, e si vide una fiamma di fuoco che navigava nell’aria”.

    Su un altro testo, il Mahabharata, possiamo poi leggere: “scorgemmo nel cielo una cosa che sembrava una nube luminosa, come delle fiamme di un fuoco ardente. da questa massa emerse un enorme Vimana scuro che lancio’ dei proiettili fiammeggianti. Si avvicino’ al suolo a velocita’ incredibile, lanciando delle ruote di fuoco”

    Ed ancora, sempre in uno dei libri del Mahabharata ( il vanaparvan ), nella parte in cui si riferisce della guerra tra Arjuna e gli Asura ( demoni ), troviamo scritto: “Arjuna sali’ nei cieli per ottenere le armi divine dagli esseri celesti ed imparare ad usarle. Durante la sua permanenza, Indra, Signore dei cieli, presto’ ad Arjuna il proprio carro volante, pilotato dal suo abile assistente Malati. Il velivolo poteva anche viaggiare sott’ acqua”.

    In aggiunta, il Varnaparvan riferisce di un viaggio dello stesso Arjuna nei cieli con la sua macchina volante e della scoperta da parte di quest’ultimo di una citta’ situata nello spazio e ruotante intorno al proprio asse denominata Hiranyapura.

    Nel Samaranga Sutradhara si specificano addirittura alcuni dettagli tecnici degli aeromobili Vimana: ” Forte e durevole deve essere il corpo, come un grande uccello volante, di materiale leggero “.

    Il potere distruttivo del Vimana doveva inoltre essere enorme: il fatto che possedessero una vasta gamma di armi letali, si evince chiaramente dalle furibonde battaglie aeree raccontate dai testi Vedici, che richiamano alla mente i combattimenti della saga di Star Wars.

    Il Mausola Parva, ad esempio, parla di un raggio della morte che in pochi attimi poteva incenerire intere armate e provocare nei sopravvissuti la caduta delle unghie e dei capelli ( effetto che non puo’ ricordare quello provocato dalle bombe atomiche ).

    In un altro testo, precisamente il Drona Parva, vi è l’interessante descrizionedegli effetti provocati da un’arma di nome Agneya: ” Una freccia sfolgorante che possedeva lo splendore del fuoco senza fumo venne lanciata . All’improvviso, una densa oscurita’ avvolse gli eserciti.

    Venti terribili cominciarono a soffiare. Le nuvole ruggirono negli strati superiori dell’atmosfera, facendo piovere sangue.

    Il mondo, ustionato dal calore di quell’arma, sembrava in preda alla febbre.

    Perfino l’acqua si riscaldo’, e le creature che vivono nell’acqua parvero bruciare. I nemici caddero come alberi arsi da un incendio devastatore”.

    Anche qui’ appaiono chiare le analogie con gli effetti provocati dalle esplosioni nucleari.

    Il Ramayana riferisce che: ” Il figlio di Ravana possedeva un’arma molto terribile che dicevano fosse stata donata dal dio Brahma: aveva la caratteristica di esplodere durante il suo percorso e di incinerire qualsiasi bersaglio “.

    una bomba teleguidata?

    Semplici miti e leggende tramandatisi di generazione in generazione?

    Cosi’ non sembrano pensarla diversi studiosi ed esperti delle opere indiane.

    Secondo il prof. Dileep kumar kanjilal, docente di sanscrito presso l’istituto di sanscrito di Calcutta, l’unica deduzione logica che si puo’ ricavare dallo studio di questi testi è che la terra, migliaia di anni fa, deve aver conosciuto una civilizzazione con una conoscenza scientifica sufficiente a costruire aerei e colonie orbitanti intorno alla terra.

    Lo scrittore e studioso di sanscrito Subramanyam Iyer, che ha passato diversi anni della sua vita a tradurre i Shastras ( testi scientifici vedici ), sostiene di avervi scoperto la descrizione di numerose differenti leghe metalliche sconosciute e le loro applicazioni per la costruzione delle fusoliere dei Vimana.

    A dargli man forte è intervenuto il dott. C.S.R. Prabhu, Direttore Tecnico del Centro Informatico Nazionale, il quale sostiene di essere gia’ riuscito a preparare alcuni materiali descritti.

    A suo dire si tratterebbe di super-leghe con proprieta’ sconosciute nei tempi moderni, utilizzabili nel settore aeronautico, e in quello della tecnologia spaziale e nella difesa.

    E aggiunge che i campioni, preparati in base alle formule ritrovate, hanno avuto modo di essere collaudati non solo in India, ma anche all’estero: per esempio, dall’Universita’ di S.Josè in California.

    Altro ricercatore convinto della veridicita’ dei racconti vedici era lo scomparso scrittore inglese nato in India, David Davenport, esperto di sanscrito e di tradizioni popolari indiane.

    Giunto agli onori delle cronache una ventina d’anni fa per avere sostenuto con forza la tesi di un’esplosione nucleare avvenuta millenni fa nel bacino della valle dell’Indo, con epicentro a Mohenjo-daro, nell’attuale Pakistan, egli ottenne un’inaspettata conferma dalle analisi effettuate dagli esperti del C.N.R. di Roma.

    I bracciali, le anfore e le pietre da lui raccolti in loco ( che si mostravano come vetrificati ) risultarono essere stati esposti in passato ad una temperatura di circa 1500° seguita da un brutto raffreddamento.

    Cio’ che si puo’ certamente dire è che non esiste nessuna calamita’ naturale che avrebbe potuto procurare simili effetti sugli utensili e sul terreno del posto, nè tantomeno alcuna battaglia combattuta con lance e spade.

    In conclusione dunque, alcune parti delle opere sacre indiane, alla luce delle conquiste scientifiche, se spogliate dal loro alone mitologico, sembrano trasmettere un chiaro messaggio: il futuro è un’ombra che si è proiettata su di noi.


    fonte videomisteri.it
  15. .
    Enormi fratture stanno dividendo l'Africa,e' potrebbero creare un nuovo oceano!

    african_split

    3 Ottobre 2011 - ETIOPIA - divisione dell'Africa in due : un gigantesco serbatoio sotterraneo di roccia fusa è stato scoperto sotto i deserti d'Etiopia dai geologi inglesi che stanno studiando la regione Afar nel Corno d'Africa, dopo un recente aumento dell'attività vulcanica e sismica e la comparsa di crepe giganti sulla superficie del territorio. Le Placche tettoniche nella zona stanno separandosi a tal punto che potrebbero creare un nuovo oceano. Ora, gli scienziati hanno mappato il colossale lago sotterraneo di magma che si trova fino a 20 miglia (32 km) sotto la superficie terrestre. "Stimiamo che vi siano 3.000 chilometri cubi di roccia fusa sotto Afar - sufficienti a coprire tutta Londra ... con circa un chilometro di roccia", ha detto Kathy Whaler, professore di geofisica all'Università di Edimburgo.


    Il serbatoio è sotto pressione tale che ha spinto lingue di roccia fusa verso la superficie, producendo eruzioni vulcaniche e terremoti. Nel 2005, una lingua di magna fuso risalito in superficie origino' una formazione rocciosa lunga 40 km in 10 giorni. Afar si trova nella Great Rift Valley dell'Africa orientale in un punto in cui tre placche tettoniche stanno divergendosi l'una dall'altra. Tale movimento crea spazi vuoti, o spaccature, nella crosta terrestre, che consente alla roccia fusa di risalire dal profondo . Ci sono migliaia di chilometri di queste fratture in tutto il mondo, ma quasi tutte si trovano in profondità sotto l'oceano.L' Africa orientale e Islanda sono gli unici luoghi in cui emergono sulla terra ferma. Gran parte di Afar è già sotto il livello del mare, ma è protetta dalle inondazioni da una barriera di basse colline dell'Eritrea. I geologi ritengono che la barriera protettiva sara' superata in circa un milione di anni, consentendo al Mar Rosso di inondare l'intera area e formare un nuovo oceano.


    fonte.http://www.myfoxdfw.com
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