Posts written by Street82

  1. .
    Piri Reis: il mistero della mappa più antica dove è segnalata anche Atlantide


    image

    Da quando è stata trovata la mappa di Piri Reis, esperti e scienziati si trovano a discutere, ponendo più interrogativi che risposte. Ma cosè la mappa di Piri Reis?

    La mappa di Piri Reìs è un lacerto di un antico portolano tracciato nel XVI secolo dall'ammiraglio e navigatore ottomano Piri Reìs. Su di esso e sul suo curioso profilo delle coste al di sotto di quelle del continente sud-americano sono state avanzate diverse ipotesi.

    Secondo la posizione dei ricercatori di archeologia misteriosa la carta di Piri Reìs oltre a rappresentare l'Africa e il Sud America in quella che sarebbe l’esatta longitudine relativa, e le Isole Falkland (scoperte ufficialmente solo nel 1592, ma assai probabilmente esplorate per conto del Re del Portogallo durante gli anni '10, o poco prima, infatti a partire dal 1507 alcuni cartografi europei iniziarono a disegnare isole vagamente simili sulle loro mappe), definirebbe la topografia sub-glaciale della linea di costa sepolta sotto centinaia di metri di ghiaccio in Antartide, continente scoperto solo nel 1818. La presenza della roccia sotto lo strato congelato venne confermata dall’Aeronautica statunitense nel 1960, basandosi sul confronto del profilo rilevato sulla superficie (mediante il metodo sismico a riflessione) dalla spedizione antartica del 1949. Sia i dati del 1960, sia quelli del 1949 sono oggi considerati in buona parte superati, la linea costiera reale dell'Antartide è in buona parte differente da quella ipotizzata all'epoca di Hancock, ed ambedue differiscono per molti punti da quella di Piri Reìs, che invece coincide in maniera singolarmente buona con la linea costiera argentina, seppur ripiegata su se stessa di circa 90 gradi.


    Secondo queste interpretazioni Hancock ipotizza che qualcuno avrebbe mappato l’Antartide libero dai ghiacci in un’epoca compresa tra il 15.000 e il 4000 a.C. (presumibilmente intorno al 10000 a.C.). L'Antartide poi si sarebbe spostato in seguito ad un ipotetico cataclisma che avrebbe cambiato l'allineamento dell'asse terrestre, raggiungendo la posizione attuale. Attuali intense ricerche paleoclimatiche, e analisi dei carotaggi del ghiaccio escludono in maniera definitiva che l'Antartide del tardo Pleistocene e del primo Olocene fosse più calda di quella attuale, anzi, durante l'ultima fase glaciale (terminata circa 11.000 anni fa) anche l'emisfero australe fu, seppur in maniera leggermente minore rispetto a quello boreale, interessato da estesi fenomeni glaciali, che aumentarono la quantità di ghiaccio presente nell'Antartide.

    Inoltre viene evidenziata un’isola di grandi dimensioni, oggi inesistente, sulla posizione della dorsale medio atlantica, che viene associata ad uno dei continenti mitici del passato. Va anche detto che la cartografia occidentale, fino agli anni '10-'20 del XVI secolo (e talvolta anche oltre) rappresentava su carta anche luoghi mitici (isole dei beati, Thule) o di carattere religioso (come l'eden o il monte del purgatorio).

    Anche le Azzorre risultano molto più estese di quanto siano oggi, fatto che Hancock imputa ad una sostanziale differenza del livello del mare durante l'epoca glaciale. In realtà tutte le carte del XVI secolo sopravvalutano, volutamente, le dimensioni delle piccole isole (era una tecnica cartografica utile per i navigatori, che avevano una visione più chiara delle stesse isole. Si veda al riguardo al portolano che Piri Reìs ed altri tracciarono dell'Adriatico meridionale, con un'evidente sovrarappresentazione delle isole Tremiti.

    Lo studio dei portolani secondo Hancock evidenzierebbe che tale mappa faceva parte di un planisfero ottenuto attraverso una proiezione azimutale equidistante, centrata nei pressi della città del Cairo, come se si trattasse di una vista da altissima quota (paragonabile a quella di un satellite geostazionario). Tuttavia, questa tecnica di rappresentazione ancora non era stata inventata ai tempi di Piri Reìs, senza contare che non era ancora possibile misurare la longitudine in modo preciso, né ovviamente raggiungere tali altezze.

    La parte inferiore del continente sudamericano comunque non sarebbe corretta, se effettuata con questo tipo di rappresentazione, né sarebbe possibile vedere in quelle terre una proiezione dell'Antartide, cosa che mette in conflitto tra loro i due punti principali della teoria di Hancock.

    Al centro dell'Atlantico è indicata una grossa isola, inesistente nella realtà attuale.

    Secondo i sostenitori dell'archeologia misteriosa si tratterebbe di Atlantide, o di Mu, due "continenti perduti". Più prosaicamente invece paragonando l'opera con altre mappe di epoca immediatamente precedente, si tratterebbe di una rappresentazione grafica della mitologica Isola di San Brandano, una terra presente in alcune agiografie e Vite di santi. Nel 530 San Brandano il Navigatore avrebbe viaggiato dall'Irlanda verso occidente sino a incontrare il Giardino dell'Eden, un racconto descritto nell'opera Navigatio sancti Brendani.

    Il racconto di Brandano potrebbe essere solo il frutto di una fantasia ispirata dalle conoscenze medievali, che volevano l'Asia piuttosto vicina all'Europa verso Occidente (le stesse premesse che portarono Colombo a partire verso le Indie), o potrebbe trattarsi di una sorta di racconto reale trasfigurato nel tempo che ha portato il navigatore a vedere il continente americano.

    Tuttavia, la teoria principale è che si tratti di una deformazione medievale di un mito irlandese dell'VIII secolo, il Viaggio di Bran, un racconto di viaggi immaginari che riporta alcune similarità col mito di Ulisse (lo sbarco sull'isola dei piaceri, l'isola delle donne, il ritorno a casa non riconosciuto...). Questo tipo di racconti erano comuni in epoca antica, e vennero recuperati nel medioevo con l'esplosione del genere delle avventure di viaggio, un trend letterario che stimolò e venne stimolato dalle scoperte geografiche dell'epoca.

    Questa isola era presente quasi certamente anche sulle mappe di Cristoforo Colombo che Piri Reìs dichiara come proprie fonti.

    Hancock e i seguaci di questa teoria identificano in alcuni frammenti della mappa un'isola che sarebbe Cuba, circondata dalla zona caraibica (allora nota ma non ancora cartograficamente dettagliata, sia detto per inciso, la carta di Piri Reìs non sarebbe più dettagliata delle altre carte coeve, semmai risulterebbe ancora più imprecisa al riguardo). Tuttavia, posizionando correttamente il frammento e senza ruotarlo di 90° è possibile identificare la sagoma dell'isola nel Giappone (Cipango), già conosciuto ai tempi grazie agli esploratori terrestri, ma non ancora correttamente dettagliato.

    La presenza dell'imbarcazione girata di 90 gradi in senso orario non deve trarre in inganno. Era frequente, all'epoca, disegnare le navi con la chiglia rivolta verso la terra più vicina, specie quelle poste verso l'estremità della mappa.

    Per quella parte di mappa senza dubbio Piri Reìs si è rifatto ai lavori di Martin Behaim, che nel 1492 produsse un mappamondo in cui la posizione e la conformazione dell'isola e degli elementi circostanti sono praticamente identiche. Il mappamondo di Behaim è certamente una delle opere preesistenti da cui l'ammiraglio trasse materiale per la sua carta.

    Va aggiunto che per buona parte dei cartografi (eccettuati quelli delle nazioni atlantiche, che oltreoceano inviavano spedizioni, i cui dati, in teoria, dovevano rimanere segreti), fino quasi alla metà degli anni '20 del XVI secolo l'America corrispondeva all'attuale Sud America, ed era un continente che si trovava a sud dell'Asia, da qui la possibilità che dove dovrebbero trovarsi i Caraibi si trovi il Giappone, mentre Cuba potrebbe addirittura corrispondere all'isola posta in mezzo all'Atlantico.

    Una ampia parte della mappa verrebbe identificata nel Brasile. Nonostante Hancock affermi che si tratti di una rappresentazione fedele, le linee costiere disegnate sono assai imprecise e per una buona metà del continente totalmente sbagliate: questo fatto, fondamentale nella creazione delle tesi di Hapgood, viene omesso e travisato nell'opera di Hancock, in cui si sostiene ripetutamente la precisione del lavoro cartografico. I fiumi sono in posizione sbagliata, e la parte sud del Brasile e l'attuale Argentina deviano in modo marcato a destra.

    Questa parte è con certezza opera di cartografi portoghesi, forse in viaggio con Vespucci stesso o con l'esploratore Binot Paulmier de Gonneville.
    Non sappiamo con precisione dove si sia diretto de Gonneville, che lasciò una descrizione piuttosto frettolosa del suo viaggio. La moderna ricerca ritiene che abbia navigato sulle coste meridionali del Brasile ma è possibile che si fosse spinto nelle zone oggi comprese tra Brasile, Argentina settentrionale e Paraguay. Forse sarebbe stato proprio lui il primo a scoprire le Falkland.
    Binot Paulmier de Gonneville descrisse le sue scoperte come facenti parte del continente meridionale, denominazione che non deve trarre però in inganno, perché nel 1506 non esisteva ancora il nome America, mentre la parola Australia era stata inventata già dai greci, poiché la teoria tolemaica ipotizzava l'esistenza di un gigantesco continente meridionale. Quando Magellano raggiunse la Terra del Fuoco ritenne infatti di aver toccato questo continente.

    Piri Reìs cita i portoghesi in quasi tutte le note presenti nell'area. Questo spiegherebbe il motivo della deformazione del terreno: Il navigatore turco avrebbe attinto a vecchie mappe, che riportavano le zone meno note in modo deformato per farle rientrare nell'area d'influenza portoghese stabilita dal Trattato di Tordesillas (1494).

    Già quindici anni prima la pubblicazione della mappa turca, diverse mappe (tra cui quella di Juan de la Cosa del 1500) riportavano disegni dettagliati dell'area, in cui l'esplorazione era continuata in modo fervente vista la ricchezza e l'interesse dei sovrani spagnoli e portoghesi.
  2. .
    I giapponesi lanciano missili contro gli UFO
    Giovedì 28 Aprile 2011 12:34 Scritto da Staff Videomisteri


    E 'ultimamente trapelato che i leader del Congresso negli Stati Uniti stanno tenendo colloqui a porte chiuse su una presunta "decapitazione", che si riferisce a un evento catastrofico che cancella all'improvviso l'intera leadership politica della nazione. Sono passati anni, da quando i colloqui hanno avuto luogo, che non vi sono state speculazioni intense tra gli osservatori sul fatto che il governo degli Stati Uniti è a conoscenza di una grave minaccia per il Pianeta Terra.
    Dall'altra parte dell'Oceano Pacifico, in Giappone, quello che potrebbe essere un missile è stato sparato verso un UFO solo pochi giorni fa (vedi video sotto). Il missile non riesce a raggiungere il suo obiettivo e l'UFO è illeso. Voci trapelate da insider governativi sono circolate per anni su una razza aliena che sta impegnando l'umanità. Si ritiene che i vari governi del mondo speravano che questa strategia avrebbe protetto il Pianeta Terra contro le minacce provenienti dal di fuori della sua atmosfera.

    http://videomisteri.altervista.org/le-prov...-contro-gli-ufo
  3. .
    Ciao Diana scusa se ti rispondo ora:"Cmq hai perfettamente ragione pero' purtroppo l'essere umano pensa solo hai soldi e hai propri interessi"
  4. .
    è un fenomeno anomalo che ancora non ci sono state risposte da parte degli scienziati che stanno studiando questo fenomeno.
  5. .
    è si e' vero articolo molto bello e interessante.
  6. .
    FORTE SCOSSA DI TERREMOTO IN INDONESIA
    Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.2 è stata registrata alle 7:07 ora locale (l'1:07 in Italia) sull'isola di Sulawesi (Celebes), in Indonesia. Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti(Usgs), l'epicentro del sisma è stato 75 km a sud della città di Kendari; la scossa si è prodotta a 9,4 km di profondità.

    Una donna in preda al panico si è ferita saltando da una finestra e al momento non si segnalano altri feriti. La popolazione ha sentito 4 scosse nel giro di un paio di minuti. I residenti di Kendari(USGS stima di V MMI scuotimento) sentì un forte agitazione e sono fuggiti dalle loro case . Kendari è di ca. 55 km dall'epicentro (dati locali). 6.814 persone vivono entro un raggio di 10 km attorno all'epicentro mentre 51.723 persone vivono entro un raggio di 20 km. Molte scosse di assestamento stanno scuotendo l'area (gli ultimi 4,8 magnitudo presso la stessa profondità di 10 km)

    Fonte:http://thedayafterjournal.blogspot.com/
  7. .
    La lettera segreta del presidente J. F. Kennedy alla CIA sugli Ufo pochi giorni prima di morire
    Giovedì 21 Aprile 2011 12:25 Scritto da Staff Videomisteri
    View Comments
    0

    Le autorità statunitensi hanno divulgato il contenuto di una lettera scritta da John F. Kennedy alla Cia, dieci giorni prima di essere ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. Nella missiva, finora inedita, datata 12 novembre 1963, il presidente chiedeva tutti i documenti riservati sugli Ufo. La lettera, pubblicata dal Daily Mail, è stata consegnata dalla Cia a William Lester che sta scrivendo un nuovo libro su Jfk.
    L'inedita missiva presidenziale è arrivata nelle mani di Lester grazie al Freedom of Information Act, gettando nuove ombre sull'omicidio di Dallas. Scritta il 12 novembre del 1963, la lettera chiede ufficialmente la consegna di tutti i dossier segreti della Cia sugli Ufo, svelando un'inedita curiosità di Jfk per il tema.


    Il presidente Usa chiede dettagli, avvistamenti e ipotesi degli esperti. Particolari che, a distanza di anni, tornano ad alimentare le teorie cospirazionistiche sull'omicidio di Dallas e che gettano nuove ombre sul delitto e sul presunto coinvolgimento dei servizi segreti nella vicenda.

    videomisteri.it
  8. .
    SCOSSA DI 7.1 A GIAKARTA
    GIAKARTA - Una scossa di magnitudo 7,1 è stata registrata in Indonesia, a sud dell'isola di Giava, nell'oceano Indiano, secondo l'istituto geofisico statunitense (USGS) e da Giakarta è stato lanciato l'allarme tsunami.

    La scossa è stata registrata qualche minuto prima delle 23 in Italia.
    L'11 marzo il Giappone è stato colpito da un terribile terremoto ma soprattutto dallo tsunami che ha cencellato interi villaggi provocando migliaia di vittime. La grande onda del Pacifico sarebbe responsabile della scomparsa di almeno 20mila ritenute ancora disperse.
    I sismologi indonesiani hanno valutato la magnitudo del terremoto a 7.1 (inizialmente era stata valutata 6,7). L'epicentro del sisma è stato localizzato ad una profondità di 24 km, 277 km a sud di Tasikmalaya, una città nella zona occidentale di Giava, e a 241 km a est-nord-est di Christmas Island, appartenente all'Australia, nell'oceano Indiano, secondo quanto riferisce l'istituto geofisico statunitense USGS. Il centro per l'allerta tsunami nel Pacifico ha detto che non c'è rischio di una grande onda distruttiva attraverso l'oceano, ma vi è «una piccola possibilità di uno tsunami locale».

    Fonte:http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=144249&sez=HOME_NELMONDO
  9. .
    SODOMA E GOMORRA DISTRUTTE DA UNA ASTEROIDE

    Una tavoletta svela il segreto: "Sulla mitica città una palla di fuoco potente come quattro atomiche"
    E’ stato un asteroide a distruggere Sodoma e Gomorra, o almeno a dare origine alla storia biblica che riguarda le due città punite per i comportamenti sessuali piuttosto disinibiti degli abitanti. Com’è noto, alcuni di loro fecero minacciose profferte agli angeli del Signore mandati ad ammonirli, e per passare a vie di fatto fracassarono l’ingresso della casa di Lot, l’unico giusto che aveva accolti i messaggeri. L’impresa com’è ovvio non riuscì, e la punizione celeste si abbatté come un maglio, spianando col fuoco non solo le due città ma anche altri tre centri che insieme ad esse costituivano la Pentapoli. Non sapremo mai se questa sia la vera storia, ma ora la spaventosa scena è stata estratta dal tempo immemoriale del racconto biblico e ha una data precisa nel nostro calendario: il 29 giugno 3123 a. C., poco prima dell’alba.
    L’hanno calcolata due scienziati inglesi, Alan Bond (membro di un centro ricerche di Abingdon) e Mark Hempsell, dell’Università di Bristol, partendo da una tavoletta sumera conservata al British Museum. I risultati delle loro ricerche sono stati pubblicati nel libro [/CL213_5B] A sumerian observation of the Köfels's impact event (Un’osservazione sumera dell’impatto di Köfels). Che sarà mai Köfels? I geologi lo sanno bene. E’ una località dell’Austria, dove è noto che un’intera montagna venne spianata dall’impatto di un asteroide, evento apocalittico e non tramandato. Köfels ha però uno stretto rapporto con Sodoma e Gomorra. Proprio decrittando la tavoletta, che è una copia risalente al 700 a. C. della descrizione del cielo fatta da un astronomo sumero, i due scienziati hanno ricostruito i cieli del mondo come li aveva visti il loro antico predecessore nella notte fatale quando assistette a qualcosa di immenso: un grande oggetto luminoso che attraversava l’atmosfera a folle velocità da est a ovest.
    Andava a Köfels, e stava per innescare un apocalittico bigliardo. Secondo questa ricostruzione (che pure non è accettata in blocco dalla comunità scientifica) l’asteroide si disintegrò sull’Austria, e una palla di fuoco da 800 milioni di tonnellate si abbattè sulla montagna, distruggendola. L’enorme potenza liberata fece rimbalzare un pennacchio di fuoco che risalì a 900 chilometri di altezza e rifece il cammino al contrario, rientrando nell’atmosfera sull’Egitto e scaricando sulla Pentapoli qualcosa come l’equivalente di quattro bombe atomiche ad altissimo potenziale. Così finirono Sodoma e Gomorra, e iniziò il mito dei peccatori sfrontati. Quanto agli abitanti della zona di Köfels non se ne sa nulla. Forse non ce n’erano. Forse erano pochissimi. In tal caso sarebbero nella nostra lunga storia le prime vittime di un danno collaterale. Proprio come le figlie di Lot, offerte agli assalitori pur di salvare gli angeli. Per loro fortuna i sodomiti non erano interessati.

    Fonte:http://sottovoce360.blogspot.com/2011/03/sodoma-e-gomorra-distrutte-da-un.html
  10. .
    Tyche, il nuovo pianeta che potrebbe essere Nibiru


    image

    Mentre WISE continua a mappare il cielo ad una risoluzione nel vicino infrarosso mai raggiunta in precedenza, cresce l'attesa per la possibile scoperta di quello che è noto in tutto il mondo con l'appellativo di Nemesis o Planet X. [Nella foto in alto: proporzioni di Tyche comparate con Giove, supponendo che una maggiore massa comporti anche un maggiore diametro e quindi identica densità]

    Nemesis, come tutti ormai saprete, è il nome dato alla ipotetica compagna del Sole dall'astrofisico Richard Muller nei primi anni '80. Su base teorica, questa "stella oscura e fredda", è ipotizzata per giustificare una serie di anomalie astronomiche presenti nel Sistema Solare, prima fra tutte la "doccia" di comete che periodicamente potrebbero aver causato in passato estinzioni di massa sulla Terra.

    Delle numerose altre teorie, costruite ad hoc nel corso degli anni successivi, se ne è abbondantemente parlato e in internet sono presenti decine di articoli.
    Uno dei teorici più validi, che ha ampliato e rifinito il modello Nemesis è stato l'astrofisico statunitense J. J. Matese, puntualizzando che le deviazioni anomale delle comete dai cataloghi noti, sarebbero opera di un corpo X la cui massa varia di "poco" da quella di Giove.
    La scoperta di Sedna, la cui immensa orbità pare sfuggire quasi ad ogni rosea previsione statistica e la sua forte inclinazione sul piano dell'ecclittica, hanno rafforzato l'idea che ai bordi del Sistema Solare esistano ancora corpi non scoperti di grandi dimensioni.

    Mentre quindi, tutti gli addetti ai lavori, attendono il verdetto di WISE, lo stesso J. Matese, in compagnia di D. Whitmire, un altro celebre teorico di Nemesis, ripropongono i loro studi, aggiornati e corretti, come previsione teorica dell'esistenza di un compagno del Sole.
    Ma questa volta le novità non mancano. Come spiegato chiaramente nel loro modello, non si sta cercando "Nemesis" cioè una compagna nana bruna dalle 10-20 alle 80 MJ (masse di Giove), ma bensì il vero e proprio decimo pianeta, cioè un corpo fresco che orbita internamente alla Nube di Oort e che non è il responsabole delle gigantesche "doccie di comete".

    Ecco le parti salienti dell'articolo:
    Presentiamo un'analisi aggiornata, dinamica e statistica, circa le prove relative alla presenza nella parte interna della nube cometaria di Oort che suggeriscono che il Sole abbia una compagna di massa ≈ 1-4 M gioviane. La nostra previsione più restrittiva è che l'orientamento degli angoli della normale orbita sono alle coordinate galattiche centrate su Ω, la longitudine galattica del nodo ascendente =319 ◦ e l'inclinazione galattica =103 ◦ (O in senso contrario) con con una incertezza nella direzione normale di ≈ 2% del cielo. Un'analisi statistica bayesiana suggerisce che la probabilità che vi sia un compagno è paragonabile o superiore alla probabilità che l'ipotesi sia un colpo di fortuna statistica. Tale compagno potrebbe anche aver prodotto un distaccamento nella Fascia di Kuiper del pianeta nano Sedna. Il compagno potrà essere facilmente rilevato dal recente telescopio ad infrarossi Wide-field Infrared Survey Explorer (WISE).


    Il 20% di queste comete [foto rappresentativa in alto: Nube di oort disturbata da Tyche] potrebbero essere state percepibili a causa di un debole impulso da un pianeta di tipo gioviano vincolato di massa corporea ( Matese et al. ( 1999 )). Da quel momento la banca dati delle comete è raddoppiata. Ulteriori motivazione per un'analisi aggiornata vengono dal recente lancio di Wide-Infrared Survey Explorer (WISE; Wright (2007)), che potrebbe facilmente individuare il presunto compagno del Sole orbitante nella nube di Oort. Tale oggetto sarebbe incapace di creare "tempeste" cometarie. Per aiutare a mitigare la confusione popolare con il modello di Nemesis ( Whitmire e Jackson ( 1984), Davis et al. ( 1984 )) si usa il nome di recente suggerito da Kirkpatrick e Wright (2010), Tyche, (la sorella buona di Nemesis) per tale presunta compagna. La nube di Oort esterna (OOC) è formalmente definita come l'insieme delle comete con semiasse maggiore A ≥ 10 4 AU (O Ort (1950)). E' stato dimostrato che la maggior parte di queste comete che si sono rese percepibili per la prima volta entrando nella regione planetaria interna (Fernandez (1981)) e sono pertanto comunemente denominate come nuove. La predominanza della marea galattica per rendere le comete della OOC distinguibili è stata prevista su basi teoriche (Heisler e Tremaine ( 1986 )). L'evidenza osservativa di questa posizione dominante è reputata convincente (Delsemme (1987); Matese e Whitman ( 1992); Wiegert e Tremaine (1999); Matese e Lissauer (2004)). Matese e Lissauer (2004) hanno adottato una distribuzione dell'energia simile alla distribuzione iniziale di Rickman et al. (2008) e ha preso la fase restante spazio esterno ad una "perdita a cilindro" che dovrebbe essere uniformemente popolata all'epoca attuale. La distribuzione degli elementi orbitali delle comete individuabili con la sola marea è stata allora ottenuta e confrontata con le osservazioni. Un modello simile ( Matese e Lissauer (2002)), era stato effettuato tra i singoli impulsi stellari che associano il flusso cometario in un intervallo di tempo di 5 milioni di anni, in 0.1 milioni di anni gli intervalli. Il picco impulsivo dei miglioramenti ≥ 20% sono risultati avere una durata massima la metà di ≈ 2 milioni di anni e si è verificano con un intervallo medio di tempo di ≈ 15 milioni di anni. Diverse distribuzioni tempo-varianti di elementi sono stati confrontati con il modello.

    [...]

    Rickman et al. (2008) hanno anche avviato un ambizioso programma di modellazione del concetto di evoluzione a lungo termine della nube di Oort che sottolinea un ruolo fondamentale per perturbazioni stellari. Essi dimostrano che su tempi lunghi gli impulsi stellari sono necessari per alimentare lo spazio delle fasi del OOC che è in grado di essere resa percepibile dalla marea galattica. Gli impulsi di una stella massiva servono a riempire in modo efficiente questa zona per un periodo di 100 milioni di anni e quindi fornire un aspetto della sinergia con la marea galattica che rendono queste comete percepibili. Essi affermano anche che "il trattamento di iniezioni cometarie dalla nube di Oort nel Sistema Solare a causa della sola marea galattica non è una idea praticabile ". Questa affermazione deriva dalle loro osservazioni che un solo modello di marea in evoluzione per tutta la durata del Sistema Solare differisce in modo significativo dal presente.

    In questa prima parte dell'articolo, che abbiamo tradotto solo in parte, vista la complessità matematica non facilmente comprensibile per tutti noi, i due astrofisici, introducono il loro studio, spiegando che si sta parlando di un corpo planetario presente dentro la Nube di Oort, ben distinto dal celebre modello Nemesis che abbiamo accennato all'inizio. Matese e Whitmire sono convinti che esista di fatto "Tyche", cioè un vero e proprio Pianeta X, responsabile di piccole deviazioni cometarie su base analitica e statistica. Come controprova alle loro valutano le eventuali influenze mareali di tipo galattico e le possibili interazioni da parte di stelle di passaggio. Secondo i loro calcoli, queste influenze, sono comunque insufficenti a giustificare la mancanza di corpi cometari nel volume cilindrico del Sistema Solare.

    Ma continuiamo con la seconda parte dell'articolo di Matese e Withmire:

    Un compagno solare resta una valida opzione ( Matese et al. ( 1999 ), Horner ed Evans (2002)). In Inoltre, rileviamo che un compagno di ≈ 4 M J in orbita come quello mostrato in fig. 8 sarebbe in grado adiabaticamente di staccare un disco della EKBO di un oggetto con caratteristiche orbitali simili di Sedna ( Matese et al. ( 2006 ), Gomes et al. ( 2006 )). Prevedendo la possibilità che il perturbatore era più strettamente legato primordiale, più piccole masse sono poi ammessi. Può anche essere possibile spiegare il disallineamento del piano invariabile con l'asse di rotazione solare (Gomes et al. ( 2006 )) se il presunto compagno era più strettamente legato primordialmente. Tale compagno avrebbe una temperatura di ≈ 200 K ( Burrows et al. ( 2003 )) e sarà facilmente visibile dal campo Wide-Infrared Survey Explorer (Wright (2007)) recentemente lanciato. Gaia, che utilizzerà microlensing astrometriche, può anche essere in grado di rilevare la presunta compagna nel 2011.

    Abbiamo descritto come le dinamiche di una posizione dominante di interazione di marea galattica, debolmente coadiuvato da una perturbazione impulsivo, prevede specifiche proprietà per le distribuzioni osservate del orbitali elementi galattico esterno a comete nube di Oort. Queste previsioni sottili sono stati trovati per essere manifesto in alta qualità dati osservativi a livelli statisticamente significativi, suggerendo che la cometa osservata OOC popolazione contiene un ≈ 20% impulsivamente prodotta in eccesso. L'estensione dell'arco maggiore è incompatibile con un debole impulso stellare, ma è coerente con la presenza di una compagna solare di massa gioviana che orbita nel OOC. Un presunto compagno con queste proprietà potrebbe anche essere in gradohttps://progettohorizon.forumcommunity.net/?act=Post&CODE=00&f=3653086 di produrre un distaccamento di oggetti dalla fascia di Kuiper, come Sedna, ed è stato dato il nome di Tyche. Tyche avrebbe potuto notevolmente impoverito la nube di Oort interna nel corso della durata del Sistema Solare che richiedono un corrispondente aumento della dedotta popolazione della nube di Oort primordiale. Una difficoltà di merito con le congetture Tyche è l'assenza di un eccesso corrispondente.
    [Presunta orbita di tyche]

    Nella seconda parte si parla dunque espressamente di Tyche, che dovrebbe essere un gigante gassoso superfreddo (200 K), il quale con una massa di circa 4 MJ (4 volte la massa di Giove) avrebbe potuto secondo i calcoli e le fonti degli autori, strappare Sedna dalla nube di Oort per muoverlo nella sua attuale orbita di oltre 12.000 anni.
    Un gigante del genere, riuscirebbe dunque ad essere facilmente osservabile da WISE, nei prossimi mesi. Esso potrebbe dunque essere migrato verso l'esterno, dalla zona dei giganti gassosi ai primordi della nascita del Sistema Solare, dove orbitano Giove, Saturno, Urano e Nettuno e la sua presenza potrebbe spiegare in qualche modo l'inclinazione sull'asse di Urano e le anomalie gravitazionali di Tritone, satellite di Nettuno che ruota in senso opposto ad esso.
    Vengono anche valutati gli errori e le inesattezze del telescopio ad infrarossi IRAS che mappò la volta celeste nei primi anni '80 e del successose 2MASS.
    A supportare l'esistenza di Tyche, sarebbe anche la statistica. Secondo quanto riportato dagli scienziati, secondo l'analisi statistica bayesiana, la probabilità che vi sia un compagno è paragonabile o superiore alla probabilità che l'ipotesi sia un colpo di fortuna statistica. Quindi c'è da ben sperare.
    Potrebbe essere quindi Tyche, il fantomatico Nibiru dei Sumeri?
    In conclusione diciamo che, si tratta di una teoria avvincente, come sempre molto elegante e sostanziosa da parte di Matese e Whitmire, che potrebbe svelare quello che giornalisticamente viene definito l'enigma da 1 milione di dollari del nostro Sistema Solare.





    fonte:videomisteri.org
  11. .
    Sisma in Birmania: almeno 75 vittime
    Oltre cento i feriti. La scossa di magnitudo 6.8 ieri ha colpito il Paese
    25 marzo, 21:36

    Sisma in Birmania, in strada dopo la paura

    Sisma in Birmania: almeno 75 vittime

    RANGOON - Sono almeno 75 le persone uccise ieri sera dal terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito il nord-est della Birmania, facendo crollare centinaia di edifici in una zona montagnosa e scarsamente popolata, solo oggi raggiunta dai soccorritori mentre l'area continua a essere colpita da scosse di assestamento di intensità minore.

    Quasi la totalità delle vittime - compresi oltre un centinaio di feriti - abitavano in una decina di villaggi tra le città di Tachileik e Kengtung, le più popolose vicino all'epicentro, 48 km a nord del confine con la Thailandia. Tra le oltre 300 costruzioni distrutte si contano nove edifici pubblici (tra cui un ospedale, a Talerh), 11 monasteri buddisti e un ponte. Praticamente la totalità delle abitazioni crollate, o rimaste in piedi in modo precario, sono costituite da casette a uno o due piani.

    E' probabile che il bilancio - cresciuto col passare delle ore oggi - alla fine salga oltre il centinaio di morti, nel timore che alcuni villaggi più sperduti e non ancora raggiunti abbiano sofferto danni simili. Crepe larghe fino a un metro si sono aperte in diverse strade principali, ostacolando l'arrivo dei soccorsi - tra cui le forze armate e la polizia - in alcune tra le aree colpite.

    Nel frattempo, nella zona la terra continua a tremare: oggi lo ha fatto sei volte, in un caso con magnitudo 5,5. Molti abitanti - su consiglio delle autorità - dormiranno anche questa notte all'aperto, nel timore di nuovi crolli. Tende per centinaia di sfollati sono state erette in campi improvvisati, anche per la scarsità di posti letto negli ospedali. Nella zona sono al lavoro alcune decine di operatori di una Ong straniera.


    ansa.it
  12. .
    Putroppo si sta andando sempre piu' giu'!!!!!!!!!!!!
  13. .
    Una scultura misteriosa è stata mostrata dalla Concordia University di Montreal, un artefatto risalente forse a migliaia di anni e secondo alcuni esperti antecedente le piramidi d'Egitto.
    L'oggetto in calcare, descritto come una rappresentazione "inquietante" di due figure avvinghiate, secondo Clarence Epstein "potrebbe essere uno dei più rari reperti del suo genere,"
    I due soggetti nudi, uno un maschio e l'altro forse una femmina in possesso di un bambino, sono raffigurati in posizione seduta con grandi teste allungate.



    nibiru2012.it

    http://www.vancouversun.com/business/techn...6411/story.html
  14. .
    Putroppo e' cosi', hai ragione le persone fanno finta di niente ma forse perche' hanno paura dei possibili cambiamenti.
  15. .
    Guardate che fenomeno anomalo signori.

    http://video.godlikeproductions.com/video/...307a0e4a2dd8baa
516 replies since 12/4/2006
.