Nuovo Carro Armato C1 per l'esercito italiano

nuovo carro armato.

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    "È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità." by Albert Einstein

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    Ariete (carro armato)
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    Caratteristiche generali
    Equipaggio 4
    Lunghezza 9, 67 m
    Larghezza 3, 61 m
    Altezza 2, 50 m
    Peso 54 tonnellate ,il peso aumenta con l'aggiunta di corazzature addizionali: 60 t
    Corazzatura ed armamento
    Corazzatura composita ,con spessore maggiore sul lato frontale più corazza passiva addizionale
    Armamento primario cannone 120mm Oto Melara ad anima liscia con 42 proiettili
    Armamento secondario due mitragliatrici da 7.62mm, una coassiale e l'altra antiaerea
    Apparati di tiro calcolatori di tiro digitali, stabilizzatori, telemetro laser, controllo automatico del cannone
    Mobilità
    Motore Diesel turbocompresso V-12 Iveco
    1.247 hp
    Trazione idromeccanica con retarder secondario
    Sospensioni a barra di torsione con ammortizzatori idraulici
    Velocità 65 km/h
    Potenza/peso 23 hp/ton
    Autonomia 550 km
    Pendenza max 60%
    Note protezione NBC, attivazione allarme in caso di nemico con armi a guida laser

    L'Ariete è un carro armato da battaglia (MBT, Main Battle Tank) sviluppato per soddisfare le esigenze dell'Esercito Italiano, fornendo un mezzo di produzione nazionale con l'intenzione che fosse anche capace di competere con gli altri carri armati moderni sui campi di battaglia e nel mercato delle esportazione. Lo sviluppo di questo progetto ha visto la collaborazione fra Oto Melara e Fiat-Iveco nell'intento di creare da zero un mezzo con potenza di fuoco, mobilità e moderne tecnologie di protezione al pari della concorrenza. Nonostante il buon proposito di avere un carro che sia tutto italiano, a causa della mancanza di fondi, l'Ariete è entrato in servizio di gran lunga più tardi della data prevista, facendolo arrivare quando ormai era già quasi sorpassato come tecnologia, specialmente nel campo della protezione.
    Indice




    Informazioni ufficiali

    L'MBT Ariete è stato sviluppato dal Consorzio Fiat-Iveco - Oto Melara con sede a Roma. La divisione difesa di Fiat-Iveco ha effettuato lo sviluppo principale del carro e la Oto Melara si è incaricata dello sviluppo dei sistemi d'arma e della torretta. L'Ariete è in servizio nell'Esercito Italiano cui il primo carro è stato consegnato nel 1995 e l'ultim, dei 200 MBT ordinati nell'agosto 2002. Il carro è distribuito a tre reggimenti carri della Brigata corazzata "Ariete": il 32° Reggimento, il 132° e il 4°; dal 2008 il carro è in dotazione anche al 131° Reggimento carri della Brigata Garibaldi; i rimanenti carri sono in carico alle scuole o tenuti in riserva strategica. Nel 2004 l'MBT Ariete è stato impiegato , per la prima volta, dall'Esercito Italiano in Iraq all'interno della missione "Antica Babilonia".
    Storia del progetto

    Negli anni 1980 nacque il progetto, che avrebbe portato alla realizzazione del primo carro armato italiano del dopoguerra.

    Il programma fu rallentato dalla decisione di dare la precedenza al progetto di un mezzo di cavalleria ruotato (l'attuale Centauro) poiché negli anni 1980 i carri armati non mancavano nelle file dell'EI, mentre non era presente nessun mezzo pesante da combattimento ruotato. Di conseguenza quando arrivò il crollo del Muro di Berlino si era ancora in alto mare. Inutile aggiungere che i grandi tagli al bilancio della Difesa derivanti dalla fine della Guerra Fredda rallentarono ancor di più il progetto.

    Quando arrivarono i primi Ariete di serie si era già nel 1997 e le loro caratteristiche tecniche, che negli anni 1980 li avrebbero resi quasi al livello dei principali carri europei, erano ormai superate. Infatti contrariamente a quanto fatto con l'EFA, l'Ariete non ha beneficiato di migliorie per tenerlo al passo con i tempi, sia perché i costi gravavano sulle casse di una sola nazione, sia perché si prevedeva che negli scenari futuri i "cingolati" avrebbero avuto minore importanza per via del diverso contesto internazionale.

    Inizialmente l'EI aveva deciso l'acquisto di 700 Ariete. Questi 700 avrebbero dovuti essere prodotti in 2 serie: la prima da 300 esemplari e la seconda da 400. In quest'ultima erano incluse le cosiddette versioni speciali (genio, gettaponte e altre).

    La fine della Guerra Fredda determinò:

    * La riduzione della prima serie da 300 a 200 esemplari;
    * L'annullamento della seconda serie;
    * L'inondazione del mercato di centinaia di Leopard 1 e 2 che la Germania ha svenduto (e continua a svendere) di seconda mano, che ha azzerato la possibilità di trovare acquirenti esteri.

    La drastica riduzione del numero di esemplari fece schizzare il prezzo in alto per il ridotto ammortamento dei gravosi costi pluriennali derivanti dalla progettazione, dagli studi di sviluppo e dai costi dei macchinari (i "costi fissi" di ogni produzione). Inoltre la realizzazione di un'unica serie ha impedito che vi fossero i continui miglioramenti che hanno contribuito al successo di alcuni carri stranieri come il Leopard.

    Infine dobbiamo aggiungere che la mancanza di esperienza nel settore dei cingolati ha portato alla realizzazione di un carro la cui affidabilità ovviamente non può raggiungere i livelli, ad esempio, tedeschi: nell'Ariete le avarie hanno una frequenza maggiore e comportano costose riparazioni nonché un maggior numero di esemplari fermi negli stabilimenti logistici.
    Armamento [modifica]

    L'Ariete può ingaggiare obiettivi fissi o in movimento sia di giorno che di notte, che il carro sia fermo o in movimento. L'armamento principale è un cannone calibro 120mm ad anima liscia prodotto dalla Oto Melara. Il cannone è monitorato da sensori termici e dispone di un sistema per il recupero dei gas e di smorzamento di fiamma; è inoltre stabilizzato idraulicamente e può utilizzare quasi tutti i tipi di munizioni disponibili, compresi i proiettili APFSDS (armour-piercing fin-stabilised discarding sabot) e HEAT (high explosive anti-tank o carica cava).

    Il carro trasporta 42 proiettili, di cui quindici all'interno della torretta e gli altri nello scafo. L'Ariete inoltre è munito di una mitragliatrice standard NATO da 7.62mm coassiale al cannone principale e di una mitragliatrice per la difesa antiaerea da 7.62mm montata sul tetto della torretta e manovrata dal capocarro. La riserva di munizioni per le due armi leggere è di 2.500 proiettili.
    Sistemi di protezione [modifica]

    Su entrambi i lati della torretta in posizione anteriore sono montati dei lanciatori di granate fumogene alimentati elettricamente. Il carro è dotato del sistema RALM, prodotto dalla Selex Communications (ex Marconi Italiana S.p.A.), che rileva i raggi laser dei sistemi di puntamento avversari; il sensore RALM è montato nella parte anteriore della torretta e copre un arco di 360 gradi. L'Ariete, come i carri M1 e Challenger, ha una torretta protetta in materiali compositi, con un frontale assai inclinato, ma come nel caso del Leopard 2 i lati sono verticali. Le gonne laterali sono fatte pure in materiali compositi, prodotti dalla Lasar. Il carro ha una protezione maggiorata sull'arco frontale e vi è l'opzione di rinforzare i fianchi mediante corazzature aggiuntive laterali. Il carro è inoltre protetto da minacce nucleari, biologiche e chimiche (NBC) da un sistema sviluppato dalla Sekur SpA di Roma.
    Sistemi di tiro ed osservazione [modifica]

    L'apparato di controllo del tiro è di tipo avanzato, ed è, assieme a quello del Leclerc, in una categoria più evoluta rispetto a quella dei carri come l'M1A1. Il sistema di controllo del tiro è il TURMS FCS prodotto da Galileo Avionica (già Officine Galileo ed ora parte di Selex Galileo) di Firenze. Comprende un visore periscopico stabilizzato diurno/notturno per il comandante, un visore stabilizzato con vista termica e telemetro laser per il cannoniere, oltre ad un computer di controllo del fuoco. Quest'ultimo riceve dati dai sensori meteorologici e dall'anemometro del carro, insieme a dati circa la posizione del carro stesso, le condizioni della canna, il tipo di munizioni ed il bersaglio; grazie al computer balistico e al telemetro laser c'è la possibilità di far fuoco anche quando il mezzo è in movimento con un'altissima precisione: nei test effettuati, il carro si è dimostrato in grado anche di fare 10 centri consecutivi sparando da carro in movimento a carro in movimento. La postazione del comandante, sulla destra della torretta, è equipaggiata con il visore panoramico ed un monitor che mostra l'immagine termica dal punto di vista del cannoniere. Il visore, montato sul tetto della torretta, ha una rotazione di 360 gradi, ed un'elevazione da -10 a +60 gradi. La postazione del pilota, sulla destra nella parte frontale dello scafo, è equipaggiata con tre periscopi, uno dei quali dà la possibilità della visione notturna passiva.
    Propulsione [modifica]

    L'Ariete monta un motore turbodiesel Fiat V-12 MTCA da 12 cilindri, in grado di generare 937 kW (1247 hp). Il sistema di trasmissione automatica, prodotto su licenza della compagnia tedesca ZF, ha quattro marce avanti e due indietro, e incorpora il sistema di sterzata e il ritardatore idraulico.

    Il sistema di trazione è concepito su sette doppie ruote stradali a profili gommati, più quattro rulli di richiamo su ogni lato, con cingoli a doppio perno disegnati dalla tedesca Diehl. Il sistema di sospensioni consiste in una barra di torsione e un ammortizzatore idraulico su ogni braccio.

    L'Ariete è in grado di raggiungere una velocità massima di 65 km/h e superare una pendenza massima del 60%. La profondità di guado massima è di 3 metri con la preparazione, e 1 metro e 25 centimetri senza preparazione.

    La versione corrente del motore eroga 1247 CV, comunque insufficienti per il supplemento di corazzatura. L'IVECO ha risposto a questa grave mancanza con un motore potenziato a 1600 CV.[1]
    Sviluppi futuri

    È in previsione da tempo, rimandata costantemente per mancanza di fondi, una profonda revisione del carro per avvicinarsi agli standard qualitativi degli altri MBT occidentali. L'Ariete infatti presenta un peso inferiore a qualsiasi altro modello di carro di ultima generazione, per colpa del poco potente motore Fiat. Quasi tutti gli altri MBT occidentali montano invece un ben più potente 1500 hp che permette loro di mantenere una buona mobilità anche con corazzature maggiori. Nuove corazzature aggiuntive sono state prodotte e consegnate all'Esercito, (viste su alcuni carri nell'operazione "Antica Babilonia" in Iraq ) così come è disponibile il nuovo propulsore IVECO da 1600 hp, montato gradualmente sui singoli carri alla loro prima revisione generale.

    Inoltre è prevista l'introduzione di un sistema elettrico (anziché idraulico) per il funzionamento del meccanismo di rotazione della torretta ed il miglioramento del computer di tiro.


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